2014 Secondo Classificato: Io kamikaze, carne da macello, di Rodolfo Vettorello, Milano

Secondo Classificato: Io kamikaze, came da macello, di Ro-
dolfo Vettorello, Milano

Motivazione della Giuria

L’originalità della poesia è nel declinare l’archisema profon-
do delfamore nel suo gioco crudele quanto essenziale di lotta
tra la vita e la morte – luogo culturale universale e presente in
ogni cultura, specie in quella mediterranea – mentre il verso
ne trans-valuta poeticamente il ventaglio. E il mix che cuce e
scuce il testo tra passione personale e passione politica nel pas-
saggio di una contingenza storica che taglia e staglia l’esistenza
(totale) del popolo palestinese.

In questa poesia, il luogo della passione personale, che ha
l’unicità dell’incipit come un “apax legómenon” – “Comincio
dalla fine. (…) /…ero già esplosa” – è piuttosto il procedere di
un’iterazione allegorica che focalizza il rischio della vita nel po-
tere della morte trasformatrice. Capovolgendo il senso comu-
ne, come è proprio delle scritture poetiche, si può dire che la
morte del “kamikaze” — il vento divino — dell’amore è il punto
di vista del morire come l’assoluto di un dono della morte e di
un abbandono di una forma di vita per un’altra.

Nel discorso poetico il dono d’essere singolare e insieme
d’esser-ci pubblico si sviluppa con ritmo ascendente e nella
gioia del suo bagliore tonale. Un’informazione complessa che
se-duce il lettore nella bellezza estetica che si coagula nell’in-
sistenza iterativa del distico anaforico che, imponente, si posa
tra una sequenza e l’altra della poesia, ovvero nel refrain da
canzone politica del kamikaze via-andante che esplode nel ba-
gliore della carne e di un oltre.